Luca Rallo e "Fantasie di Napoli", una storia d'amore partenopea a Roma
Dal primo locale a Castelverde ad un'attività che ha conquistato la Capitale con due nuove sedi. Luca Rallo, fondatore di "Fantasie di Napoli", non ha semplicemente aperto delle pizzerie a Roma, ma ha portato un pezzo della sua città, con i suoi sapori, il suo calore e la sua genuinità. Con la sua passione e il suo talento ha saputo far innamorare i romani di una pizza che parla partenopeo, senza mai scendere a compromessi sulla qualità. Lo abbiamo intervistato.
*Dalla casa alla pizzeria: c'è un ricordo che racchiude l'essenza di tutto quello che sei riuscito a costruire?*
Il mio viaggio con "Fantasie di Napoli" è iniziato quasi 20 anni fa a Roma in zona Castelverde. C'è un ricordo che mi riporta subito a quel momento, un ricordo che ha il profumo della farina e il suono delle risate. Ricordo i sacrifici, le ansie, le paure della nuova attività ma sempre col cuore partenopeo. Ecco, l'essenza di tutto quello che ho costruito è racchiusa in quel momento. Non era solo pizza, era un'esperienza, un pezzo di Napoli che arrivava a Roma e faceva sentire le persone a casa.
*L'anima di Napoli a Roma: Quali sono gli elementi che hai voluto portare da Napoli a Roma per far sentire i tuoi clienti un po' "a casa"?*
Il nome "Fantasie di Napoli" è stato un modo per dichiarare il mio amore per la mia città. Non si tratta solo di pizza, ma di un'esperienza completa. Oltre alla qualità degli ingredienti, ho voluto portare il calore e la genuinità napoletana. Nei miei locali, che sono pizzeria e ristorante, si respira l'atmosfera di Napoli. Ho voluto che i miei clienti si sentissero non in un semplice posto per mangiare, ma in un luogo dove potessero rilassarsi, ridere e gustare non solo una pizza, ma un vero e proprio "pezzo" di Napoli. Ho curato ogni dettaglio, dall'arredamento al sorriso del personale, oltre a tanto azzurro per la mia incrollabile fede per la mia squadra del cuore, il Napoli. Tutto ciò per creare un ambiente che richiamasse la mia città d'origine e facesse sentire tutti a proprio agio.
*Il gusto dei romani e il sapore di Napoli: come hai convinto la Capitale a innamorarsi della tua pizza?*
Non è stato facile conquistare Roma, lo ammetto. I romani sono esigenti e abituati alla loro tradizione culinaria. All'inizio c'è stata una certa diffidenza, ma io ho puntato tutto sulla qualità e sulla coerenza. Non ho mai fatto compromessi sulla scelta degli ingredienti e sulla lavorazione dell'impasto, seguendo fedelmente la tradizione napoletana. Penso che la gente abbia percepito la mia sincerità e l'amore che metto in quello che faccio. Alla fine, il "calore" e la genuinità napoletana hanno fatto la differenza. I romani si sono innamorati non solo della mia pizza, ma dell'intera filosofia che c'è dietro. Hanno capito che la mia non è una semplice pizzeria/ristorante, ma un luogo dove si celebra la cultura napoletana.
*Una pizzeria, una casa: come riesci a dare un'identità unica a ogni "Fantasie di Napoli" pur mantenendo lo stesso standard?*
Ogni pizzeria ha la sua anima, ed è vero. La prima, a Castelverde, ha il sapore del "focolare domestico", della casa dove tutto è iniziato. Quella in zona Prenestina è un'evoluzione più moderna e dinamica, adatta a un quartiere vivace e in un contesto di un centro commerciale di alto livello dove condivido il piano food con colossi internazionali del cibo. Poi c'è l'ultimo locale, aperto a luglio nei pressi della Stazione Tiburtina. Lì abbiamo voluto creare un format più "express", che si adatta perfettamente alla zona di passaggio. È pensato per chi è di fretta, offrendo la tipica pizza a portafoglio napoletana, perfetta da mangiare camminando magari verso la Stazione dei treni e non solo. C'è comunque qualche tavolino per chi vuole sedersi, ma l'idea è quella di offrire un servizio veloce senza perdere il gusto e l'identità che ci contraddistinguono. Mantenere lo stesso standard di eccellenza è la mia ossessione. Formo il mio personale, scelgo personalmente gli ingredienti e supervisiono ogni dettaglio. So che ogni cliente che entra in una delle mie pizzerie deve vivere la stessa esperienza, indipendentemente dal luogo.
*Il tuo sogno, la tua realtà: dopo aver conquistato Roma, quali sono i tuoi prossimi "sogni" nel cassetto?*
Dopo aver conquistato Roma, il mio sogno più grande è continuare a crescere, ma senza mai perdere la mia identità. Vorrei portare la mia pizza anche in altre città, ma sempre con lo stesso spirito artigianale e la stessa passione. Un altro mio sogno è legato al mio ruolo di campione del mondo di pizza senza glutine. Mi piacere contribuire a diffondere l'arte della pizza napoletana nel mondo, ogni anno vado in Giappone, Francia, Bulgaria ed altri posti all'esterno per divulgare tutto ciò. Voglio che la pizza napoletana sia riconosciuta non solo come un piatto, ma come un'arte che racchiude in sé una storia, una tradizione e l'amore per il proprio lavoro. Forse un giorno uscirò dai confini della ristorazione, ma la pizza, in un modo o nell'altro, sarà sempre al centro di tutto.
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