Leadership, creatività e cuore: Marianna Pignatelli protagonista della Rosa d’Oro 2025
Il talento, la forza interiore e la sensibilità sociale hanno trovato la loro sintesi nella protagonista di questa edizione speciale del Premio Internazionale “La Rosa d’Oro – Donne al Centro”, svoltasi il 14 settembre presso la sede dell’UNAR a Roma. Al centro della cerimonia, la figura di Marianna Pignatelli, giornalista, comunicatrice e referente culturale, premiata per il suo straordinario contributo al mondo della comunicazione e per il suo impegno sociale e culturale.
Una carriera costruita con passione
Conosciuta per i suoi articoli e reportage su riviste come: Vero, Eva, Vip, Bella, Uomini e Donne, The Dreamer, Così, Infamiglia e tante altre. Marianna Pignatelli ha saputo distinguersi nel panorama mediatico italiano per la capacità di raccontare con autenticità e passione il mondo dello spettacolo, della moda e della cultura. La sua penna incisiva e la sua attenzione ai dettagli hanno reso le sue interviste un punto di riferimento sia per i lettori tradizionali sia per le nuove generazioni che la seguono anche sui social, dove condivide contenuti esclusivi e approfondimenti culturali.
La sua forza comunicativa non è mai stata fine a se stessa: Marianna ha sempre usato la sua voce per valorizzare talenti emergenti e dare spazio a chi ha qualcosa di importante da dire. “O mi si ama o mi si odia”, ama ripetere, a testimonianza di un carattere diretto e dirompente, che non lascia indifferenti.
Una personalità vulcanica
Descritta da Giulio Strocchi come “un mix fra il Vesuvio e l’Etna”, Marianna Pignatelli incarna un’energia vulcanica capace di scuotere e travolgere, ma allo stesso tempo di riscaldare con un cuore grande e generoso. La sua personalità è un equilibrio perfetto tra determinazione e sensibilità, qualità che l’hanno resa una leader naturale nel suo settore.
Impegno sociale e culturale
Oltre alla carriera giornalistica, Marianna è fortemente attiva nel sociale. Fa parte dell’associazione “Noi contro tutte le Violenze” e della nuova associazione “Figlie della Tempesta” di Dugo Letizia. Attraverso queste realtà, si batte contro ogni forma di violenza e discriminazione, portando avanti progetti concreti di inclusione e sensibilizzazione.
Il suo impegno l’ha portata anche al cinema: è autrice di un docufilm che affronta tematiche cruciali come violenza, bullismo, razzismo e maltrattamento degli animali. Un’opera che non solo ha ricevuto un ampio consenso, ma che è stata premiata al Festival del Cinema di Venezia, confermando il talento poliedrico di Marianna anche nel linguaggio audiovisivo.
Il riconoscimento della Rosa d’Oro
Il Premio “La Rosa d’Oro – Donne al Centro” le è stato conferito proprio per questo mix di creatività, professionalità e impegno sociale. Marianna Pignatelli rappresenta infatti il modello di donna capace di unire la visione di lungo periodo con la concretezza delle azioni quotidiane. La sua figura esprime un concetto di leadership inclusiva, che non si limita a dirigere, ma che guida con l’esempio, con l’empatia e con il cuore.
Questo riconoscimento si aggiunge ad altri premi prestigiosi ricevuti negli ultimi anni, come il Premio Calabresi Straordinari 2025, il WeShort Award per la promozione del cinema breve e dei nuovi linguaggi digitali, e il Premio Fattore 3D – Donna, Direzione, Denaro, dedicato all’imprenditoria femminile innovativa e inclusiva.
Una cerimonia tra emozioni e cultura
La serata, condotta da Angelica Loredana Anton, presidente della Fondazione Area Cultura e Ambasciatrice OIRD CD presso l’ONU, è stata un susseguirsi di momenti di forte intensità. La stessa Anton, in arte Angelique, ha aperto la cerimonia con una toccante interpretazione del brano “Non, je ne regrette rien” di Edith Piaf.
Tra gli ospiti, anche la giovane cantante Angelica Stuppia, finalista di The Voice Kids 2023, che ha emozionato con la sua versione del brano “La cura per me” di Giorgia. Non sono mancati momenti dedicati al ricordo e alla riflessione, come quello in memoria del Dr. Giovanni Scampia, condiviso con commozione dalla Dr.ssa Ursula Catena e da Giusy Palermo.
Le premiate della Rosa d’Oro 2025
Un parterre straordinario di donne ha ricevuto il riconoscimento per il loro talento, impegno e contributo alla società:
Dr.ssa Manuela Biancospino – Giornalista
Dr.ssa Elsa Dominguez Brito – Diplomatica di lungo corso
Dr.ssa Ursula Catena – Ginecologa e Ostetrica presso Ospedale Gemelli Roma
Eleonora Lavore – Cantautrice e poetessa, premio alla memoria (ritirato dal fratello Giuseppe Lavore)
Dr.ssa Marianna Pignatelli – Giornalista esperta di comunicazione integrata
M° Karin Proia – Attrice e regista
Federica Rinaudo – Giornalista
Dr.ssa Gloria Salipante – Esperta di moda e organizzatrice di eventi
M° Fina Scigliano – Stilista di moda
Dr.ssa Noemi Scopelliti – Attivista socio-politico-culturale
Giusy Palermo – Assistente del fu Prof. Giovanni Scambia del Gemelli di Roma
Premi speciali “Rosa d’Oro Young”:
Angelica Stuppia – Cantante, giovane rivelazione di The Voice Kids
Amalia Luana Ardel – Ragazza speciale
Premi recuperati dalla precedente edizione:
M° Simona Loria – Stilista
Dr.ssa Virginia Barrett – Attrice, regista e organizzatrice di eventi
Le parole della Presidente
“La Rosa d’Oro è più di un premio – ha dichiarato Angelica Loredana Anton – è un atto di gratitudine verso donne che, con coraggio e determinazione, hanno lasciato un segno tangibile nella società. Raccontare le loro storie significa offrire ispirazione e forza a tutte le altre donne e alle nuove generazioni.”
Marianna Pignatelli, simbolo della Rosa d’Oro
In un parterre ricco di nomi di spicco del panorama culturale e istituzionale italiano, la figura di Marianna Pignatelli si è imposta come simbolo dell’edizione 2025. Non solo giornalista di talento, ma anche donna di visione, comunicatrice e attivista, Marianna rappresenta la sintesi di quello che la Rosa d’Oro intende celebrare: la capacità di trasformare il mondo con creatività, passione e cuore.
La sua storia è quella di una professionista che non si accontenta di osservare, ma che sceglie di agire, mettendo le proprie competenze al servizio della cultura e della società. Un esempio di leadership autentica, destinato a ispirare ancora a lungo.
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