IL ROSSETTO E LA BOMBA" 26-27 APRILE ORE 20.30 @ALTA LUCE TEATRO - MILANO




Sabato 26 e Domenica 27 Aprile, all’interno della stagione di Alta Luce Teatro, va in scena un appuntamento speciale: si tratta de “Il rossetto e la bomba, una produzione della Compagnia di musica-teatro Accademia dei Folli. Uno spettacolo che vuole omaggiare e ringraziare con viva partecipazione tutte le donne della Resistenza, a partire dalla storia di Chicchi, ossia Teresa Mattei, che dopo la guerra sarebbe stata eletta nella Costituente con Togliatti, La Pira e Nilde Iotti. Partiamo dai numeri della Resistenza: 35.000 le donne che operavano come combattenti. 20.000 le patriote, con funzioni di supporto. 70.000 tutto le donne organizzate nei Gruppi di difesa della donna. 4.653 le donne arrestate, torturate e condannate dai tribunali fascisti. 2.756 il numero delle deportate nei lager tedeschi. 2.900 le donne giustiziate o uccise in combattimento. 512 le commissarie di guerra. 1.700 le donne ferite Queste le ragguardevoli cifre, fra l’altro approssimate per difetto. Ma l’immaginazione “se la cava male con i grandi numeri”, scrive Wisława Szymborska: a commuoverci è sempre “la singolarità”. Una volta Chicchi fu incaricata di far esplodere un carico di dinamite nascosto dai tedeschi in un tunnel. Ci riuscì, scappò in bicicletta dai tedeschi, trovò scampo all’università presso lo studio del suo professore e, già che c’era, discusse la tesi e si laureò. In un’altra occasione fu lei stessa a piazzare un ordigno e per non dare nell’occhio si vestì elegante. 

“L’unica volta che ho messo il rossetto in vita mia,” scrive lei stessa, “è stato per mettere una bomba”. Qualcuna era antifascista perché il padre non ha mai voluto prendere la tessera del Fascio. Qualcuna era antifascista perché a scuola insegnavano le leggi razziali. Qualcuna era antifascista perché il fratello si era suicidato in carcere pur di non parlare. Qualcuna era antifascista perché voleva essere madre, ma non solo dei suoi figli – madre di tutti, madre degli esseri umani. Qualcuna era antifascista perché in quanto esseri umani non si poteva essere nient’altro. Qualcuna era antifascista e non lo aveva neppure deciso, era così e basta – perché essere antifasciste era una forza, un volo, un sogno. Chicchi era antifascista per questi e tanti altri motivi. Il rossetto e la bomba è un inno fatto di parole e musica dedicato a lei e alle donne della Resistenza – le madri di tutti noi.

INFORMAZIONI

IL ROSSETTO E LA BOMBA con Giovanna Rossi, Carlo Roncaglia (voce, pianoforte) arrangiamenti musicali Accademia dei Folli testo Emiliano Poddi regia Carlo Roncaglia
produzione ACCADEMIA DEI FOLLI compagnia di musica-teatro

DATE E ORARIO Sabato 26 Aprile ore 20.30 Domenica 27 Aprile ore 17.00
LUOGO ALTA LUCE TEATRO Alzaia Naviglio Grande, 190, Milano
PREZZI Intero: 15€ +2€ tessera associativa ridotto under 25 e over 65: 12€+2€ tessera associativa INFO e PRENOTAZIONI cell. 3487076093 alt@altaluceteatro.com www.altaluceteatro.com






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